Attraversato il Velo, quel mondo mi aveva dato solo due possibilità: comprenderlo o impazzire.

La mia opinione:
E' vero che al giorno d'oggi siamo abituati a furti di ogni tipo ma il nostro protagonista sembra reagire con una flemma tipicamente inglese (che è la nazionalità di Charles Eldergrave) quando scopre che quello che gli è stato rubato è semplicemente il suo corpo e deciderà che l'unico modo per recuperarlo e andare nel luogo da cui gli è stato detto che nessuno è mai ritornato: Oltre il velo. Qui si scatena la fantasia dell'autore presentandoci un mondo dove paradiso ed inferno paiono coesistere, dove alcune anime possono creare di tutto ma allo stesso tempo altre lo possono cambiare creando un mondo in apparente continua evoluzione ma allo stesso tempo statico e ripetitivo. Qui le anime sono immortali ma provano emozioni e desideri come sulla terra e soprattutto sentono le stesse necessità come mangiare, dormire, fare sesso. Più che a pensare ad un'avventura stile Divina Commedia ho avuto l'impressione di ritrovarmi in una nuova stagione di Supernatural con l'ennesima situazione in cui per l'assenza di Dio (chissà perché in tante storie ogni tanto se ne va) i topi ballano, o meglio sballano, come ad es. nella guerra infinita fra Arcangeli con i civili costretti a periodiche battaglie in cui si "squartano" dolorosamente per risvegliarsi il giorno dopo interi in attesa del combattimento successivo. La storia prosegue senza tregua con un ritmo assillante e, come nelle più belle storie di Supernatural, ad ogni nuovo capitolo vi aspettano nuovi ambienti con nuovi personaggi/mostri.