Libri pubblicati nel Gennaio 1999

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Editrice Nord

 

Autore Titolo Collana Codice Prezzo Pagine
Ian Watson Riflusso Cosmo Argento CA295 22.000  
  riflusso.jpg (23241 byte)Per comunicare con gli umani gli alieni volevano sei cervelli che parlassero sei diverse lingue, ma li volevano separati dai loro corpi...

L'alieno Ph'theri con le orecchie a cartoccio, lo guardò dritto negli occhi e disse: -Per comporre la nostra grammatica universale utilizziamo le strutture fondamentali delle menti perché contengono gli schemi basilari di qualsiasi linguaggio. Vi facciamo una proposta: noi riveleremo l'ubicazione del più vicino mondo disabitato che conosciamo, che per voi sia abitabile, inoltre l'ubicazione delle specie intelligenti più vicine al vostro mondo, insieme con un efficace sistema di comunicazione a base di raggi tachionici modulati. Infine, vi offriamo di migliorare la vostra attuale tecnologia per il volo spaziale all'interno del vostro sistema solare...
-E in cambio volete nastri e grammatiche microfilmate?
-No. I nastri non sono in grado di fornire lo schema completo di una lingua attiva. Abbiamo bisogno di sei unità programmate con lingue diverse e il più possibile differenti l'una dall'altra.
-Cosa intende per "Unità"?
-Abbiamo bisogno di cervelli funzionanti competenti in sei idiomi linguisticamente diversi. Sei é un campione statistico adeguato...
-Vuoi dire volontari umani, da portare sul vostro pianeta?
-No -replicò Ph'theri. -Non sarebbe sensato stipare la nostra nave con uno zoo di esseri in libertà. Abbiamo avuto scambi con molti mondi. Se dovessimo prendere a bordo esseri da ciascuno di essi, non rimarrebbe spazio per noi.
-Allora che cosa intendi, se non si tratta di esseri umani vivi?
-Quello che ho detto: cervelli linguisticamente programmati. Perfettamente funzionanti. Separati dal corpo che noi manterremo in vita meccanicamente. Sei cervelli, programmati con lingue diverse. E nastri d'istruzione -confermò Ph'theri.

Dopo aver studiato presso il Balliol College di Oxford ed essersi laureato nel 1963, Ian Watson insegna letteratura inglese in Tanzania per un paio d'anni e poi a Tokyo fino al 1970. Tornato in lnghilterra, Watson insegna futurologia al Birmingham Polytechnic, e tiene uno dei primi corsi a livello universitario sulla narrativa fantascientifica. Debutta come scrittore di fantascienza con il presente Riflusso (The Embedding, 1973 conosciuto anche come Il grande Anello) e l'opera si impone subito all'attenzione di critica e pubblico, tanto che dopo essere stata finalista al Premio John W. Campbell Memorial, vince nella sua traduzione francese il «Prix Apollo». Nel 1978 scrive Miracle Visitors e anch'esso ottiene un grande successo. L'attività di Watson, compilatore anche di antologie assieme a Michael Bishop, si arricchisce di svariati articoli e saggi che appaiono su riviste di critica, in cui analizza la natura della letteratura fantascientifica, dando nel contempo una chiave di lettura alle sue opere di narrativa, basate sulla speculazione filosofica e sociologica, e sulla soggettività della percezione della realtà da pane dell'uomo. Nel 1983 Watson pubblica Chekhov's Journey, la cui trama, oltre alla presenza dello scrittore russo Anton Cechov, si basa sui viaggi temporali e sulla famosa e inspiegabile esplosione che sconvolse la Siberia all'inizio del secolo, e nel 1984, inizia con The Book of the River una trilogia in cui miscela avventura e speculazione, proseguita poi con i romanzi The Book of the Stars e The Book of Being, entrambi del 1985.
William Gibson Neuromante I libri mito LM004 16.900 Novità in questa collana
  Immaginate un futuro alla Bladerunner, non molto lontano dal nostro presente, un mondo di cupa delinquenza e di elevata tecnologia, di droghe e computer, di traffico nero di organi umani, di trapianti e di sfrenata ricchezza, di popolosi quartieri dove si aggira il più squallido sottobosco umano, un mondo di cyborg e di tetre strade notturne, di fatiscenti metropoli illuminate da un cielo grigiastro per le colorate luci al neon e gli ologrammi dei locali malfamati.
In questo mondo si muove Case, che un tempo era stato il miglior «cowboy» d'interfaccia, un uomo che con la mente riusciva a entrare e muoversi nell'incredibile mondo delle matrici dei computer, nel «cyberspazio», dove la sua essenza disincarnata frugava nelle banche-dati delle ricchissime corporazioni che dominavano la Terra e rubava le informazioni richieste dai suoi mandanti. Ma poi Case aveva commesso il classico errore: aveva cercato di rubare anche ai suoi mandanti, di tener per sé parte del bottino. E, scoperto, era stato vittima di un destino cui avrebbe preferito la morte. Il suo sistema nervoso era stato danneggiato in maniera tale che non avrebbe più potuto entrare nel misterioso e bellissimo mondo del «cyberspazio». Ma forse Case aveva ancora un'altra possibilità, e stava soltanto a lui sfruttarla a dovere...
Un romanzo magnifico e avvincente, che unisce in maniera splendida un'accurata estrapolazione sociale e tecnologica a una incredibile serie di personaggi dipinti con maestria e con uno stile vivido e immediato, da uno scrittore che ha già conquistato il pubblico d'oltreoceano e che con la vittoria del Premio Hugo e entrato nell'olimpo dei nuovi «Grandi» della fantascienza mondiale.
William Gibson, vincitore con questo suo primo romanzo di tutti i massimi allori fantascientifici (premio Hugo, premio Nebula, premio in memoria di Philip Dick), viene considerato il più dotato di talento tra i nuovi scrittori del campo. Le sue storie vivide e avvincenti, dal passo rapido e sicuro, scritte in uno stile chiaro e moderno, intenso ed estremamente visuale, hanno già creato una vera e propria scuola narrativa e influenzato altri giovani autori. ll mondo in cui si svolgono tutte le sue vicende, una Terra non molto distante nel nostro futuro, è un mondo sofisticatissimo di computer e di alta tecnologia, ricco di fascino e di personaggi loschi e straordinari, che ricorda l'ambientazione cupa e surreale delle opere di Dick e soprattutto l'atmosfera di film come Bladerunner.
Neuromante (1984), è un Libro-Mito della moderna narrativa d'anticipazione e su di lui la critica ha scritto fiumi di parole elogiative, poiché, come tutti i grandi romanzi, può essere letto a numerosi livelli di interpretazione.
Naggie Furey Aurian: Dhiammara Fantacollana FA159 26.000  
  Il quarto e concluslwo libro del ciclo dei «Manufatti del Potere» che ha entusiasmato gli appassionati di narrativa Fantasy

Aurian si era illusa di riuscire a fermare le forze del male che minacciavano di distruggere tutto il suo mondo, ma aveva fallito. Credeva di essere in grado di dominare e usare a proprio vantaggio la mitica Spada di Fuoco, ma si era sbagliata. Ma il potente artefatto era caduto nelle mani della maga Eliseth, che già deteneva il Calderone della Rinascita. Quale potere avrebbe potuto ancora frapporsi tra lei e la conquista del mondo? Perfino il diletto Anvar, amante e compagno inseparabile di avventure di Aurian era stato catturato da Eliseth e ad Aurian non era rimasto che uno sparuto pugno di alleati. Come se non bastasse, proprio Aurian aveva scatenato e liberato dai suoi vincoli la forza misteriosa e imprevedibile del Phaerie. Quali sarebbero state le conseguenze? Assillata da dubbi, angosciata dall'incombere di una catastrofe di dimensioni colossali, costretta a misurarsi con una nemica potentissima e diabolicamente astuta, ad Aurian non restava che seguire l'esile filo di una intuizione e puntare sulla perduta Dhiammara, l'antica città della stirpe dei Draghi. E proprio lì sarà costretta ad affrontare un epico, drammatico confronto finale con la sua nemica. In un grande crescendo giunge alle estreme conseguenze e allo scioglimento dei suoi molti nodi, l'epica vicenda di Aurian e degli «Artefatti del Potere», scrivendo un nuovo memorabile capitolo nella storia della Fantasy contemporanea.

Maggie Furey è nata in Inghilterra, ma da poco si è trasferita a Dublino. Lavora come insegnante; ha collaborato ai programmi culturali della BBC Radio di Newcastle ed è stata consulente e organizzatrice di iniziative dedicate alla letteratura per l'infanzia. Si è imposta di prepotenza all'attenzione del pubblico della fantasy con Aurìan, un romanzo che preannunciava una carriera di sicuro successo e che ha aperto la Saga dei «Manufatti del Potere» proseguita con L'Arpa dei Venti, La spada di fuoco e con questo conclusivo romanzo Dhiammara.
Ursula K. Le Guin Il mondo della foresta Narrativa CN119 22.000 Novità in questa collana
  «Il mondo della foresta» è il pianeta New Tahiti, abitato da una razza umana che è lontana cugina di quella terrestre, ma che è sottoposta allo sfruttamento da parte dei coloni venuti dalla Terra. Gli indigeni di New Tahiti hanno una loro antica civiltà, basata sulla conoscenza di se stessi e sull'armonia dello spirito, ma i valori di questa civiltà non sono riconosciuti dai terrestri, che considerano gli indigeni di New Tahiti come delle creature inferiori. Il romanzo narra lo scontro tra questi due diversi modi di vita ed è l'occasione, come sempre nelle opere di Ursula Le Guin, per svolgere delle profonde considerazioni sul modo in cui l'uomo moderno manipola la natura: sia la natura ambientale sia la propria natura di uomo.

In questo grande classico di narrativa fantastica Ursula Le Guin attraverso l'allegoria del pianeta New Tahiti affronta il tema della sopraffazione e della colonizzazione e presenta la società umana sempre più sprofondata nella negazione della natura e dell'ambiente in cui vive

Ursula K. Le Guin è nata nel 1929 a Berkeley (California), figlia di una scrittrice e del celebre antropologo Alfred L. Kroeber. É laureata in letteratura francese e italiana alla Columbia University, e da molti anni risiede a Portland (Oregon), dove il marito é professore di storia francese presso la locale università. Nel 1970 ha vinto il Premio Hugo e il Premio Nebula per il suo romanzo forse più celebre, La mano sinistra delle tenebre, mentre due anni più tardi ha di nuovo vinto il Premio Hugo per Il mondo della foresta qui presentato. Il suo enorme talento si è inoltre espresso ai massimi livelli nel campo della fantasy con la celebre Saga di Earthsea (quattro romanzi 1968-1990); nel 1975 la Le Guin ha pubblicato Quelli di Anarres, anch'essa fra le sue opere più acclamate dal pubblico e dalla critica, vincitrice dei premi più prestigiosi. Con le opere seguenti, tra cui si segnalano soprattutto La soglia (1980), le due antologie I dodici punti cardinali (1975) e La rosa dei venti (1980), si é imposta definitivamente come una delle più importanti voci della moderna letteratura americana dell'immaginario. Significativi anche i suoi numerosi interventi critici sulla letteratura fantastica, raccolti nei volumi Il linguaggio della notte (1979) e Dancing at the Edge of the World (1988).
David Gemmell I cavalieri del Gabala Narrativa CN120 24.000 Novità in questa collana
  Quella dei Cavalieri dei Gabala è la leggenda più conosciuta al di là della Foresta dell'Oceano. Nove era il loro numero, come nove sono i Ducati sulla cui sicurezza e pace hanno vegliato per anni e anni. Fino a quando non scomparvero al di là di una magica porta che metteva in collegamento fra loro i vari universi. Guidati da Smildanach, il loro capo, i cavalieri sparirono per sempre da questo mondo. Solo uno di loro, Manannan, non trovò ìn sé il coraggio di seguirli e tuttora calca la terra dei Gabala, perseguitato dal rimorso e dalla sua deprecabile fama. Perché per la gente, ormai, è il Cavaliere Codardo. Eppure solo lui può salvare la sua patria ora che le nubi di tempesta di una terribile guerra si stanno addensando e che la più insidiosa magia nera minaccia l'integrità e la sopravvivenza stessa dei Ducati. Perché c'è una sola speranza di sconfiggere le forze del male: penetrare nell'Altro Mondo e convincere gli otto cavalieri scomparsi a fare ritorno, per difendere ancora una volta i Gabala. E solo un uomo al mondo può riuscire in questa impresa disperata, quella che lo ha sempre precipitato nel terrore: Manannan, il Cavaliere Codardo. Tutto l'incanto e la magia suggestiva della prosa di David Gemmell, il creatore del Ciclo dei Sipstrassi e della Saga dei Drenai, si dispiegano prepotentemente in questo incredibile romanzo che vi lascerà letteralmente senza fiato.
David Gemmell, inglese, é nato a Londra nel 1948. Ha lavorato per più di vent'anni come giornalista e redattore di quotidiani provinciali e nazionali, ma é noto soprattutto come storico e puntiglioso esperto di battaglie e di tattica militare, dalle Termopili alla campagna delle Ardenne. Vive a Hastings (lnghilterra) con la moglie e due figli. Ha iniziato a scrivere nel 1981, incontrando subito uno straordinario successo di critica e di pubblico. Gemmell é già noto ai lettori grazie alla saga dei Drenai, si tratta di romanzi indipendenti l'uno dall'altro ma legati tra essi dall'ambientazione e dai personaggi che in ogni libro sviluppano una trama autonoma. Di questa Saga, in questa collana sono già usciti: Le spade dei Drenai, La leggenda dei Drenai, 11 lupo dei Drenai, Waylander dei Drenai. Un'altra importante Saga di Gemmell é quella delle "Sipstrassi", le «Pie tre del Potere», composta da: Un lupo nell'ombra, L'ultimo dei guardiani, Il re fantasma, L'ultima spada del potere e Le pietre del potere. Oltre a questi fortunati cicli, Gemmell ha scritto anche opere indipendenti quali I cavalieri dei Gabala qui presentato, La spada delle Highland e La regina guerriera, La regina delle Highland. Si é inoltre dedicato a un affresco storico- fantastico ambientato nel mondo antico, formato dalle opere: Il leone di Macedonia e Il principe nero, confermandosi autore di indiscusso talento sulla scena internazionale. Tutti i romanzi citati sono pubblicati in Italia dall'Editrice Nord.


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