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Segnalazioni Fantabook Kipple Officina Libraria - Pubblicazioni 2025
| Autore |
Autori vari |
| Titolo |
Un’Ambigua Utopia n. 15 – IA - Rivista di critica MArx/z/iana |
| Editore |
Kipple Officina Libraria |
| Pagine |
128 |
| Prezzo |
15,00 € |
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La storica fanzine di fantascienza radicale “Un’Ambigua Utopia“, rinata nel 2020 dallo stesso collettivo residuo che la animò negli anni Settanta/Ottanta.
Numero Monografico su IA con saggi, articoli, fumetti e racconti.
Un’Ambigua Utopia. Quando un collettivo di persone si riunisce dopo quarant’anni sotto lo stesso titolo che, a partire dal 1977, aveva rappresentato un intricato e trafficato crocevia tra fantascienza, lotta politica, marxismo, comunismo, utopia e immaginario, non può che accettare e affrontare una serie di contraddizioni profonde e destinate a scatenare emozioni, a volte dolci altre volte convulse.
Questo numero della rivista inizia con l’intervento di Riccardo Gramantieri, che ricostruisce la presenza dell'IA nella fantascienza offrendone una dimensione storica, poi Domenico Gallo affronta l’esordio fantascientifico della IA, cercando di ricostruire il dibattito tecnico-scientifico nel periodo in cui Robert A. Heinlein scrive La Luna è severa maestra. Michele Loffredo analizza il rapporto tra filosofia e macchinismo, Stefano Carducci si occupa di Ian McDonald e Richard Powers e Gerardo Frizzati affronta la realtà di oggi e dmi un futuro prossimo in cui le IA saranno maggiormente sviluppate. Non mancano le recensioni: Alessandro Fambrini si occupa di Emma Braslavsky, Michele Loffredo del fumetto PulpPhagus e la coppia Frizzati/Marzorati di un classico come Distruggete le macchine di Kurt Vonnegut Jr. La narrativa vede i racconti di Stefano Carducci e Alessandro Fambrini, Angelica De Palo, Nino Martino, Danilo Marzorati e Daniela Piegai, mentre la corposa parte illustrativa offre immagini “artificiali” e non di Matteo Urbani, Francesco D'Isa, Franco Brambilla, Gino Andrea Carosini, Marco Mastroianni, Victor Tagliati.
COLLABORANO AL n.15 GLI AUTORI:
Riccardo Gramantieri, Domenico Gallo, Michele Loffredo, Stefano Carducci, Alessandro Fambrini, Gerardo Frizzati, Lukha B. Kremo, Gerardo Frizzati, Nino Martino, Danilo Marzorati, Daniela Piegai, Matteo Urbani, Francesco D'Isa, Franco Brambilla, Gino Andrea Carosini, Marco Mastroianni, Victor Tagliati
Acquistabile su Kipple
La mia opinione:
Gli anni 70 e 80 sono stati gli anni d'oro per la fantascienza in Italia col fiorire di tante collane, persino nuove case editrici specializzate, e tanti appassionati che amavano discutere delle loro letture preferite. Molti di questi si divertivano a raccogliere opinioni e presentazioni degli autori e delle nuove opere e generi in evoluzione, assieme a racconti non solo di romanzieri stranieri ma anche di scrittori italiani (a quell'epoca c'era una strana forma di razzismo per cui sembrava che solo autori anglosassoni potessero scrivere fantascienza e molti scrittori riuscivano a pubblicare le loro opere a fatica e spesso usando pseudonimi per sembrare di lingua anglosassone) in pubblicazioni amatoriali, le famose fanzine, con stampe a tiratura limitata e diffusione per posta o tramite amici e non in libreria o in edicola.
Presumo che l'arrivo di internet abbia dato un po' il colpo di grazia a queste fanzine con la possibilità per ognuno di scrivere il proprio blog o gestire un sito personale e metterlo facilmente a disposizione di una ben più ampia platea di quella che veniva raggiunta dalle fanzine. Questo però ha portato non soloi vantaggi ma anche i problemi che si riscontrano con tutti gli argomenti trattati da influencer: difficoltà a trovare in un immenso mare di dati quelli che ci interessano e soprattutto trovare quelli più affidabili, più esaustivi, più interessanti scritte da veri esperti e non da "specialisti" improvvisati.
Una delle fanzine più note dell'epoca fu Un'ambigua utopia che, come viene scritto nell'introduzione di questo numero 15, nacque nel 1977 e pubblicò nove numeri fino al 1982 avendo fra i motivi che spinsero alla loro pubblicazione quello di mostrare un aspetto della fantascienza ritenuto fondamentale dai suoi curatori e cioè quello di letteratura critica nei confronti della società e della cultura occidentale. Nel 2020 ripresero le sue pubblicazioni per altri 5 numeri fino all'ulteriore evoluzione rappresentsto da questo numero realizzato da un editore come Kipple ed utilizzando qjuindi le sue possibilità di produzione e distribuzione.
Venendo al numero in questione é totalmente dedicato alle IA con articoli e racconti su questo tema oggi più che mai d'attualità: il livello degli articoli è di notevole spessore, con analisi critiche e riferimenti ad opere non solo recenti ma anche di anni in cui era ben difficile immaginare o ipotizzare quello che già oggi la tecnologia è in grado di offrire, mentre i racconti sono originali ed accattivanti.
Così Gramantieri passa dalla Macchina dei giochi de "Il modo del Non A" di Van Vogt al computer di Clarke che deve trovare i nove miliardi di nomi di DIO e al Multivac di Asimov che nel racconto "L'ultima domanda" del 1956 già immaginava un computer in grado di autoprogrammarsi. Del resto Frizzati e Marzorati ci ricordano come negli anni 50 Vonnegut prevedesse già in "Distruggete le macchine" un futuro in cui le macchine hanno sostituito quasi tutto il lavoro umano e il mondo è gestito da supercomputer.
Abbiamo anche un articolo scritto da un'IA, Claude di Anthropic, su come la fantascienza affronta la guerra mentre Gallo ci mostra fra le altre cose come secondo Heinlein lo sviluppo dell'hardware e del software porti inevitabilmente a un fenomeno di coscienza in un computer affermando che essa è la conseguenza naturale della complessità del sistema neuronale, naturale o artificiale che sia.
Fra i racconti abbiamo "Chandra" di Vanessa West dove un guardiano notturno di Bologna si ritrova ad essere l'unico che si ricorda di una strano oggetto che vedeva nel cielo e che chiamava Luna, o "Immortali" di Marzorati con possibili controindicazioni di IA nella medicina del futuro o "Tempo di Assassini" di Carducci e Fambrini con un intreccio di IA e paradossi temporali
Insomma uno studio esaustivo sull'argomento con vari racconti di relax fra un articolo e l'altro, un mix che può soddisfare varie categorie di lettori, dai lettori più anziani che ricorderanno con nostalgia l'epoca celle fanzine a quelli più giovani che scopriranno il notevole potenziale di questo genere di opere.
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| Autore |
Lukha B. Kremo |
| Titolo |
Atlas Of Micronations, Autonomous States And Territories |
| Editore |
Kipple Officina Libraria |
| Pagine |
956 |
| Prezzo (2 vol.) |
236,00 € |
| Ebook (pdf) |
39,00 € |
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From self-declared empires to forgotten colonies and breakaway territories - the Atlas of Micronations is the ultimate guide to the planet’s strangest sovereign dreams.
2 volumes, 1000 full-color pages, 871 micronation profiles, 12,500+ entities.
Now available in English – worldwide shipping via Amazon.
Not all countries exist on the official maps — but they still claim to rule the world.
From the sea fort nation of Sealand to the Alpine micronation of Seborga, from the desert republic of Molossia to the online kingdom of Talossa and the libertarian experiment of Liberland, this full-color atlas explores over 870 entities that defy traditional definitions of statehood.
Inside you’ll find breakaway regions, self-declared kingdoms, utopian projects, de facto republics, and colonial remnants — all richly illustrated with maps, flags, stamps, passports, and original documentation.
A one-of-a-kind visual encyclopedia for collectors, scholars, and curious minds.
E' prevista l'uscita in italiano ad ottobre 2025
Acquistabile su Amazon
La mia opinione:
Piccolo à bello
VI sarà capitato di vedere uno di quei film dove compare la principessa o il principe di un piccolissimo reame, a volte incredibilmente ricco altre poverissimo e alla ricerca di come mantenere il proprio status quo, ed avrete sorvolato dando per scontato la sua inesistenza visto che per voi i piccoli stati sono solo San Marino, il Principato di Monaco, Liechtenstein o Malta: ebbene a quanto pare non è detto.
Questa organizzazione, la Foundation Atlas of Micronations and Anomalous Territories (FAMTA), ha raccolto informazioni da internet fino ad ottenere 872 schede di micronazioni, stati anomali e microterritori con più di 2500 illustrazioni con l'anno di fondazione, le origini e l'eventuale fine esistenza oltre a monete e francobolli che molti di questi stati crearono in autonomia.
Potrete così ad es. scoprire: il Regno di Tavolara, che è un'isola al nord della Sardegna, e la storia che portò Carlo Alberto a riconoscerlo come stato indipendente e i vari "sovrani" che vi hanno regnato; la nascita nel 1913 dl Royaume de l’Ile d’Or (Regnum Insulæ Auri) in una minuscola isola nel sud della Francia; l'incredibile storia dell'ingegner Giorgio Rosa che costruì un'isola al largo di Rimini e costituì una repubblica presidenziale col nome di Esperanta Respubliko De La Insulo De La Rozoj, talmente originale che Netflix ne ha realizzato un film dal titolo "L’incredibile storia dell’Isola delle Rose"; e tante altre incredibili regni o microstati in tutti i punti del mondo.
Per gli appassionati di fantascienza ci sono anche, a dimostrare l'incredibile fantasia ed intraprendenza dell'essere umano, le nazioni extraterrestri: dalla Nation Of Celestial Space (Celestia) alla Sociedad Telescópica Interplanetaria (Sti) che il 25 settembre 1954 si dichiarò proprietario della Luna; dalla Lunar Embassy / Galactic Govern‐ Ment (che anch'esso si proclamò proprietaria dei territori della Luna) alla Republic Of Orbis che pianificava una colonia spaziale in orbita attorno alla Terra, progetto analogo a quello del Ringworld Company (nome ovviamente in onore della serie di romanzi di Larry Niven).
Insomma centinaia di storie che sembrano provenire dall'immaginazione di un prolifico e molto originale autore ma che sono, anche se in effetti raccolte dallo scrittore Lukha B. Kremo, tutte storie vere a dimostrazione che a volte la realtà supera anche la fantasia più sfrenata.
All'indirizzo https://nazioneoscura.wordpress.com/atlas-of-micronations/ è disponibile una mappa di tutti questi stati.
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Lukha B. Kremo is a fiction author, active mainly in science-fiction and fantasy literature. He is an animator of new artistic and literary cultural and subcultural dynamics. He has published 14 novels and more than 100 short stories, including a manual of Quantum Tarot. In 2004 he founded the micronation Nazione Oscura Caotica.
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| A cura di |
Sandro Battisti |
| Titolo |
L'innerspace e l'inumano. La Terza Frontiera |
| Editore |
Kipple Officina Libraria |
| Collana |
Avatar |
| Pagine |
192 |
| Prezzo |
15,00 € |
| Ebook |
3,99 € |
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La Terza Frontiera si colloca nel nostro innerspace. Qui l’inumano comunica con l’uomo usando un lessico da interpretare e genera un nuovo limes, il cui orizzonte appare come un vasto arenile prosciugato, un’aspersione di cenere psichica sparsa sopra i nostri cluster cognitivi: lasciandosi attraversare da ciò che umano non è, siamo arrivati al limitare di ogni intima interazione immaginabile, il buco nero dell’esistenza attira e fa precipitare nell'interiore.
L’innerspace non è soltanto una condizione interiore, è soprattutto l’introiettarsi di dimensioni sconosciute, spesso destabilizzanti, a contatto con l’inconcepibile.
Gli scrittori presenti hanno fornito la loro interpretazione della Terza Frontiera, del limes che stritola o libera, delle chimere eviscerate dalle ossessioni, dei simbolismi arcaici che esplorano un universo simile al nostro, da vivere senza costrizioni, ansie o smanie di possesso.
GLI AUTORI; In rigoroso ordine di lettura (introduzione del curatore Sandro Battisti): Maddalena Marcarini, Stefano Spataro, Maico Morellini, Yanuk Lurijame, Emiliano Maramonte, Giovanni De Matteo, Lukha B. Kremo, Marco Milani, Elisa Franco, Giulia Abbate, Franco Ricciardiello, Roberto Furlani, Carmine Mangone.
Acquistabile su IBS
La mia opinione:
Psichedelica: è come definirei questa raccolta di racconti
Immergersi nella lettura di alcune di queste storie significa a volte ritrovarsi in mondi pieni di immagini fantastiche, surreali, apparentemente oltre la capacità di comprensione; alla fine di ognuno di essi ci si sente come essersi appena svegliati e ricordarsi l'ultimo sogno che appariva così reale eppure allo stesso tempo inverosimile.
Alcuni racconti sembrano non avere un'inizio e una fine ma essere piuttosto la descrizione di un mondo alieno o di un'evoluzione dell'uomo o di razze sconosciute ed anche la scrittura degli autori a volte si allinea con i mondi fantasmagorici che vogliono rappresentare con termini e frasi che possono apparire inumane e illogiche come i personaggi che vogliono rappresentare.
L'impressione che ho avuto è che ogni lettore vedrà in queste storie una propria realta diversa da quella degli altri lettori e probabilmente anche degli stessi autori.
Si parte in maniera soft con Maddalena Marcarini che ci propone una "normale" storia di fantasmi o meglio incontro con l'aldilà in Islanda per emulare un antico rito vichingo per proseguire Con Stefano Spataro e la sua intervista ad un sopravvissuto ad una strana invasione aliena. Fra le altre storie Yanuk Lurijame spiega un gioco ma mi sono sentito come un uomo preistorico a cui veniva raccontata una partita di risiko, ma forse il racconto non trattava un gioco ma qualcos'altro magari qualche altro lettore potrebbe spiegarmelo; Giulia abbate ci descrive il viaggio di una fanciulla non umana (lo si capisce dai piedi rovesciati e mi sono domandato allora come fa a camminare) nella foresta, immagino laziale, che si accompagnerà con il lettore verso un convegno con altre forze come lei; Franco Ricciardiello, in stile Dickiano, affronta in un sito di simulazione della vita in una colonia extraplanetaria il classico tema di chi è chi e di chi siamo noi. A dir la verità non sono del tutto sicuro che quelle storie raccontino quello che ho descritto: come anche le altre storie mi è capitato di rileggerle e mi è parso di non averle ancora viste che parlassero di qualcos'altro, ma del resto è normale per noi umani faticare a capira la realtà, gli usi e le abitudini degli inumani.
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