Tra realismo magico e la fantascienza più classica, il racconto della reazione umana allo straordinario, e dell'ambiguità del concetto stesso di "vita".
Nei cieli di tutto il mondo appaiono all'improvviso oggetti giganteschi che rilasciano una sostanza verde capace di guarire da ogni malattia. Nonostante questo, le ordinarie esistenze degli esseri umani continuano: due coppie di amici in un safari imprevedibile; Vito e la sua vocazione al crimine; Marco vittima della cattiveria del fratello; Loris e la sua rabbia irrefrenabile; Emanuele e l'amata casa all'isola d'Elba. Come non bastasse, animali e bambini cominciano a comportarsi in modo strano…Tra realismo magico e la fantascienza più classica, Massimo Gardella ci racconta della reazione umana allo straordinario, e dell'ambiguità del concetto stesso di "vita".
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La mia opinione:
Una presentazione con immense astronavi che ricoprono i cieli della terra e che rilasciano una strana sostanza in un'opera intitolata Invasione potrebbe far pensare ad un romanzo tipo "La guerra dei mondi" o alla serie tv "Visitors" ma in realtà la storia è più in sintonia con "Le guide del tramonto" di Arthur Clarke. L'arrivo di astronavi e le seguenti guarigioni da tutti i mali grazie alla sostanza rilasciata nell'aria dopo un impatto iniziale vengono assorbite quasi con naturalezza dalla razza umana che continua nella sua vita quotidiana come se non fosse successo niente ed ancora una volta accorgendosi di certe manifestazioni solo quando è tardi e reagendo in maniera non adeguata. L'autore ci presenta diversi spaccati di vita umana la cui quotidianità è toccata da questa invasione ma non al punto da cambiare il proprio stile di vita ed alla fine il filo conduttore, fino all'ultima significativa riga del romanzo, sembra essere un quesito che ci pone l'autore: c'è ancora qualche speranza di redenzione per l'umanità o siamo tutti colpevoli e senza più alcuna speranza?
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