Autore |
Paolo Frusca e Italo Bonera |
Titolo |
Ph0xGen! |
Editore |
Delos Books |
Collana |
Odissea Fantascienza |
Posizione |
144 |
Pagine |
323 |
Ebook |
5,99 € |
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Nel 2003 di Ph0xGen! non c'è l'Unione Europea ma il Bund, l'evoluzione dell'Impero Austro-Ungarico che dopo aver vinto la Prima Guerra Mondiale si è espanso a coprire tutto il continente.
Cosa sarebbe accaduto all’Europa se la Prima Guerra Mondiale fosse stata vinta dagli Imperi Centrali? Cosa sarebbe potuto avvenire nella calda estate del 2003 a Vienna, grande capitale di un mondo cosmopolita?
La "colonizzazione dell’inconscio" statunitense, quella di Hollywood, quella delle abitudini alimentari ipernutrienti, quella del linguaggio americanizzato, sarebbe soppiantata da un’altra egemonia: quella austriaca.
Ovvero, il maledetto Bund.
"La più brillante ucronia (…) che ripercorre con incisività un Novecento europeo dominato dall’impero asburgico" – Salvatore Proietti, Robot 66, estate 2012
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La mia opinione:
Questo libro rientra nel filone noto come Realtà (o universo)
alternativa la cui opera più famosa è probabilmente The man in the high castle (La
svastica sul sole) di Philip K. Dick (che è stata anche la base della serie TV
di Amazon Prime L'uomo nell'alto castello) e che in genere si basano
sull'ipotesi che un fatto storico, a volte anche apparentemente marginale, abbia
uno svolgimento diverso da quello riportato nella nostra storia causando
importanti ripercussioni sulla storia e comportando dei notevoli cambiamenti.
In questo caso gli autori ipotizzano che il piroscafo Lusitania non venga
affondato e quindi l'opinione pubblica non insorga e non spinga gli stati uniti ad intervenire nella guerra del 15-18:
le conseguenze saranno la vittoria degli austro-ungarici ed in seguito una crisi
economica negli Stati Uniti che porterà alla seconda guerra di secessione. La
storia si svolge all'inizio del XXI secolo quando l'Europa ha vissuto più di 80
anni di pace, il Bund occupa buona parte dell'Europa, fra cui alcune regioni del
nord dell'Italia mentre in Piemonte c'è ancora il regno dei Savoia, ed è in
ottime relazioni con l'impero Ottomano mentre gli Stati Uniti a causa della loro
divisione non sono una potenza economica paragonabile a quella del Bund. Si dice
che la pace venga mantenuta grazie al cosiddetto Segreto degli Asburgo che viene
conservato nell'antica Certosa di Gaming come venne deciso dal Kaiser Carlo
negli anni 50 e che, per sua decisione, deve essere conosciuto solo da due
persone: lo stesso Kaiser e il priore di Gaming che la chiesa cattolica ha
concesso venga nominato sempre dal Kaiser. Questo segreto avrebbe ad esempio
fermato l'avanzata dell'esercito russo guidata da Stalin: questi aveva ammassato
due milioni di soldati e duemilacinquecento panzer al confine ma dopo aver
ricevuto un dispaccio dal Bund aveva fatti dietrofront.
L'impressione che ho avuto è che gli autori abbiano ipotizzato che anche in un
mondo con origini diverse certi personaggi e certe scoperte faranno comunque
strade simili: ecco che avremo, oltre al già nominato Stalin, Clinton alla guida
di uno degli stati americani, Kissinger onnipotente consigliere speciale del
Kaiser, il calcio lo sport più diffuso, anche se con principali protagoniste
squadre austriache e ungheresi e Baggio è una stella della nazionale austriaca.
Anche la tecnologia ha compiuto passi analoghi a quelli della nostra storia ma
avendo come base il Bund la terminologia è legata alla lingua tedesca così
avremo i rechner al posto dei computer o i kd, cioè i Kompact Disk, e internetz.
Politicamente abbiamo gruppi insurrezionalisti in vari paesi come l'Italia e la
Serbia che complottano attentati in collaborazione con gruppi pangermanici che
vorrebbero sostituire l'attuale regime pacifico con un potere in mano al popolo
eletto cioè quello ariano.
Lo scenario è quindi molto intrigante e ben costruito ma a questo punto gli
autori introducono una nuova variante e ci chiederemo a cosa servirà quel
fantomatico software, pardon weichware, il Ph0xgen! che uno spacciatore di kd
porno di vari generi ha importato da Leningrado e venduto a dei tedeschi per una
cifra enorme e che parte potranno avere un poliziotto viennese vicino alla
pensione e con una passione per le prostitute e una sua collega "sovrappeso"
esperta di rechner; la risposta la troverete leggendo questo romanzo.
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Nato a Brescia nel 1962, Italo Bonera ha iniziato a scrivere nel 2004 vincendo subito, col racconto American dream, il premio Fredric Brown per racconti brevi, indetto da Delos Books. Insieme a Paolo Frusca ha scritto il romanzo ucronico Ph0xGen!, finalista al Premio Urania e pubblicato per la prima volta nel 2010 da Mondadori nella collana Millemondi. Il thriller Io non sono come voi, ambientato nel prossimo futuro e anch’esso finalista al premio Urania, è stato pubblicato per la prima volta da Gargoyle nel 2013. Sempre con Paolo Frusca ha pubblicato l’antologia di racconti distopici Cielo e ferro (La Ponga, 2014), mentre nel 2017 per Meridiano è uscito il romanzo Rosso noir. Un pulp italiano ambientato nella lotta armata degli anni Settanta. Nel gennaio 2023 è uscito il noir Il male che fa bene con l’editore Calibano. Il racconto L’uomo sontuoso ha vinto il premio Stefano Di Marino 2022.
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Paolo Frusca, nato a Brescia nel 1963, vive felicemente in esilio a Vienna e coltiva la passione per la Storia e per il Brescia (inteso come squadra di calcio). Nel 2010 ha pubblicato per Mondadori Urania Phoxgen!, scritto a quattro mani con Italo Bonera. Con Federico Buffa ha scritto il testo teatrale Le Olimpiadi del 1936 e il romanzo L’ultima estate di Berlino (Rizzoli, 2015) che ha vinto nel 2016 il premio del CONI per la letteratura sportiva. Nel 2019 è uscito Notturno Jugoslavo, scritto con Emanuele Giulianelli per Les Flâneurs Edizioni, mentre nel 2022 è uscito il primo romanzo scritto da solo, Una casacca di seta blu (Mondadori).
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