Nelle antiche leggende si celano le più incredibili verità.
Un morbo atroce sta decimando la popolazione di Ouroboros, riducendo gli abitanti di Nigredo alla stregua di violenti morti ambulanti. E quando suo fratello viene contagiato, il sedicenne Elios parte alla volta della capitale alla ricerca dell’Alkaest, una mitica e prodigiosa medicina che si narra in grado di guarire ogni malattia.
Non è mai uscito dal suo villaggio ma ora è determinato a raggiungere la capitale. E quando si imbatte in Aila, un’altezzosa ragazza in fuga da un uomo che pare averla rapita, anche lei diretta al palazzo per restituire al re un prezioso tesoro del cui furto è stata accusata, i due intraprendono il viaggio assieme.
Di quale tesoro si tratta? Perché il re ha inviato le sue guardie in tutto il Paese per ritrovarlo? E per quale motivo Elios ha sognato la Donna Azzurra dell’antica leggenda, la stessa che sua madre gli raccontava quando era piccolo, proprio poco prima di incontrare Aila?
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La mia opinione:
Francesca Fontanazza ha scritto una specie di inno alla ingenuità, visto come pregio come base ed origine di un carattere ideale e non un difetto come più comunemente considerato dall'odierna società.
Elios, soprannominato zolfanello dai suoi fratelli che lo prendono in giro anche per il fatto di credere nella reale esistenza della Donna Azzurra considerata da tutti una leggenda, nonostante la giovane età e la mancata conoscenza dei territori da attraversare, decide di andare alla ricerca della mitica Alkaest, unica possibilità per salvare suo fratello vittima di un contagio stile "zombie" e in quel viaggio tutte le sue scelte non possono che far pensare ad un ragazzo ingenuo guidato dalla bontà d'animo, dall'altruismo e dal desiderio di fare la cosa giusta, ed anche per questo non esiterà un istante ad aiutare una ragazza sconosciuta in un paese sconosciuto.
Aila non è da meno: è da sempre innamorata del re e convinta che prima o poi anche lui dovrà innamorarsi di lei, si mette spesso nei guai e pensa che le sue azioni non avranno mai delle conseguenze ed invece si troverà in un guaio dopo l'altro.
Noi non sappiamo più credere alle leggende, come i protagonisti del romanzo ci facciamo fuorviare dalla bellezza, dalla ricchezza ma forse alla base di una Grande Opera c'è qualcos'altro.
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